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Tre aneddoti crittografici: tre, Beale

Tangram, anno VIII n° 24 (settembre 2010)

Ed eccoci infine giunti al terzo ed ultimo dei nostri appuntamenti conclusivi con le storie di alcuni personaggi dell'800 i quali, ancorché in modi diversi, hanno lasciato un'impronta particolare nella storia della crittologia. Nell'articolo precedente abbiamo fatto la conoscenza con Lyon Playfair, un crittologo che ebbe da vivo una grande ma purtroppo non meritata fama grazie ad un cifrario di cui non fu autore ma che ancora oggi si chiama col suo nome. In questo articolo finale incontreremo invece un avventuriero passato accidentalmente nella storia nella crittografia a causa di uno dei più atroci enigmi irrisolti, alla soluzione del quale pare sia legata la possibilità di rinvenire uno dei più ingenti tesori nascosti che la storia ricordi.

Beale

Il protagonista del nostro ultimo viaggio nella crittografia curiosa ed aneddotica di due secoli fa è nientemeno che un tipico avventuriero del Far West. Il suo nome è Thomas Jefferson Beale e la sua storia, che sembra tolta di peso dalle pagine di un improbabile romanzo di quart'ordine, è decisamente pittoresca. Essa venne raccontata al mondo nel lontano 1885 in un breve libro intitolato “The Beale papers”, pubblicato a Lynchburg (Virginia), e da allora non ha più smesso di creare aspettative e controversie in migliaia e migliaia di persone.

Secondo l'autore del libro, tale James B. Ward, sembra dunque che verso il 1817 Beale ed una trentina di suoi uomini, partiti per andare a caccia di bufali in una zona situata circa duecentocinquanta miglia a nord di Santa Fè, trovassero per caso in un canalone un enorme giacimento di metalli preziosi. Dopo due anni di lavoro avevano raccolto ben mezza tonnellata d'oro e due d'argento. Decisero dunque di tornarsene in Virginia per nascondervi il loro tesoro: e proprio come nei più banali racconti d'appendice pensarono bene di sotterrarlo in una buca del terreno, a circa due metri di profondità in un luogo non meglio definito della contea di Bedford. Fatto ciò, ripartirono per procedere con ulteriori estrazioni.

Dopo altri due anni di assenza Beale tornò per aggiungere al già ricco tesoro un'altra tonnellata d'oro, mezza d'argento e gioielli per circa 13.000 dollari di allora. Prima però di ripartire per la terza volta preparò un cofanetto sigillato e lo consegnò ad una persona della quale si fidava ciecamente. Si trattava del proprietario di un albergo di Lynchburg di nome Robert Morriss, effettivamente famoso nel circondario per essere un uomo onestissimo ed integerrimo. L'accordo stipulato tra i due prevedeva che Morriss avrebbe dovuto conservare il cofanetto integro sino al ritorno di Beale, attendendo però al massimo per dieci anni: se Beale non fosse tornato entro questo lasso di tempo, la proprietà del cofanetto sarebbe passata a Morriss il quale avrebbe quindi avuto facoltà di aprirlo e disporre del suo contenuto come meglio credeva. Era il 1822. Fatto ciò Beale ripartì nuovamente per il West, da dove però effettivamente non diede più notizie di sé.

Morriss, fedele alla parola data, attese non solo i dieci anni dovuti ma addirittura altri tredici anni in più prima di decidersi ad aprire lo scrigno. Quando infine lo aprì, ben ventitré anni dopo il patto originale, vi trovò tre messaggi cifrati e due lettere in chiaro indirizzate a lui. Nelle lettere Beale raccontava a grandi linee la storia del tesoro e lo lasciava come legato a quello che era oramai divenuto di fatto il suo erede testamentario, pregandolo di andare a recuperarlo per dividerlo in parti uguali fra sé stesso ed i parenti più prossimi dei trenta compagni d'avventura.

Secondo le indicazioni contenute nelle lettere i tre crittogrammi riportavano in dettaglio, rispettivamente, la composizione del tesoro, il luogo dov'era sepolto ed i nomi dei trenta avventurieri. Nel cofanetto mancava però la chiave per poter decifrare i messaggi: nelle lettere Beale affermava infatti che l'avrebbe inviata a Morriss per posta successivamente alla sua partenza, cosa che però evidentemente non aveva mai fatto.

Il codice usato nei messaggi segreti era al di là della capacità di soluzione di Morriss. Si trattava di una successione di numeri composti da una a quattro cifre, quasi tutti diversi tra loro e con solo qualche rara ripetizione. Morriss provò per molti anni a risolvere i crittogrammi con le proprie forze, senza però riuscirvi. Infine nel 1862, un anno prima di morire, si rivolse per aiuto ad un amico di famiglia molto più giovane di lui, James Ward, al quale raccontò tutta la storia.

Dopo numerosi tentativi, verso il 1882 Ward giunse infine alla soluzione del secondo dei tre crittogrammi, il quale conteneva effettivamente la composizione dettagliata del tesoro; il testo inoltre confermava che nel primo crittogramma erano fornite la posizione precisa del tesoro stesso e le indicazioni per ritrovarlo. La cosa però finì lì, perché la chiave usata per risolvere il secondo crittogramma non era invece in grado di per mettere in chiaro gli altri due. Nel 1885 Ward, frustrato, diede alle stampe il libro in cui raccontava al mondo la vicenda del tesoro di Beale; e poco dopo morì, senza aver risolto l'enigma. Da allora in tanti hanno provato a farlo, ma sembra proprio che nessuno ci sia ancora riuscito.

In effetti nel corso dell'ultimo secolo di tanto in tanto qualcuno ha affermato di aver decrittato i rimanenti messaggi di Beale: nessuno tuttavia ha mai ammesso di aver realmente trovato il tesoro, e non ci sono evidenze che qualcuno l'abbia realmente fatto. A dire il vero la sensazione che tutta la storia non sia altro che una grossa burla serpeggia ormai da anni con sempre maggiore insistenza, pur non essendo sinora stata proposta alcuna prova convincente che lo sia davvero. Ciò nonostante continua a proliferare il numero di coloro che si gettano alla ricerca del tesoro di Beale, in vista della seppur remota possibilità di trovarsi fra le mani da un giorno all'altro oro e gioielli dal valore stimato di circa quaranta milioni di dollari di oggi.

Peraltro ricerche storiche recentemente condotte nella Contea di Bedford hanno attestato la reale esistenza di almeno un Thomas Beale negli anni interessati dalla vicenda, oltre a solide tracce sia di Robert Morriss che di James Ward, aggiungendo così un pizzico di conferma a quella che in effetti sembra altrimenti una storia irreale.

Ma come sono fatti i messaggi di Beale? Quello risolto da Ward è in effetti un semplice cifrario a sostituzione monoalfabetica con omofoni: la complicazione incontrata nel decrittarlo è dovuta al grandissimo numero di omofoni usati, ed alla particolare tecnica scelta da Beale per prepararli. Egli aveva infatti numerato tutte le parole della Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti (da 1 a 3022), sostituendo poi ogni lettera del suo messaggio con il numero corrispondente ad una qualunque delle parole della Dichiarazione iniziante con la lettera da cifrare, scelta a caso. Il crittogramma comincia ad esempio con i numeri 115, 73, 24, 807, 37, 52, 49, 17, 31, 62, 647, 22, 7, 15, che corrispondono alle parole "I have deposited…".

Inutile dire che da centoventi anni a questa parte gli aspiranti decrittatori hanno provato a risolvere il primo crittogramma utilizzando come chiave i testi più disparati: libri della Bibbia, brani di Shakespeare, il testo della Costituzione degli Stati Uniti, e via enumerando; ma sempre senza alcun risultato. Il crittogramma è stato anche sottoposto alle più raffinate analisi statistiche mediante calcolatore: tutti i risultati sembrano suggerire che il principio di codifica adottato sia il medesimo del secondo crittogramma, basato però su un differente testo chiave che tuttavia… nessuno sa quale sia!

Il primo crittogramma, riportato tra le illustrazioni, è composto da 496 gruppi di cifre comprese fra 1 e 2906, con solo qualche ripetizione. Schemi basati su proprietà aritmetiche di questi gruppi di cifre, analizzati per la prima volta nel lontano 1964 con un venerabile computer Univac 1107, non hanno rivelato nulla di particolare. Può essere, dopo tutto, che si tratti in effetti di un colossale scherzo; tuttavia nessuno è riuscito a dimostrarlo in modo convincente, e quindi il dubbio resta. Certo che se si trattasse effettivamente di uno scherzo sarebbe uno dei più colossali mai giocati! In ogni caso si tratta di uno dei più affascinanti aneddoti della storia della crittografia, un piccolo grande mistero che si può certamente ignorare con una scrollata di spalle ma che rischia di tornare ogni tanto a tormentare la mente.

L’unica cosa certa è che da circa cento anni i locali sceriffi della contea di Bedford arrestano periodicamente avventurieri e cacciatori di tesori che, da soli o in gruppi, e pur non avendo affatto risolto il crittogramma, si mettono comunque a scavare qua e là in luoghi “promettenti” alla ricerca del famoso tesoro. Nel 1983 una donna fu addirittura presa mentre scavava nel mezzo del cimitero della chiesa di Mountain View, convinta che il tesoro fosse celato tra le tombe.

Forse l’ultimo episodio di questa strana storia è stato scritto nel 2001, quando un tale Daniel Cole poco prima di morire aprì un sito Web allo scopo di rendere noto a tutti di essere riuscito a decrittare il messaggio segreto e di aver potuto quindi localizzare il luogo preciso dov’era seppellito il tesoro. Egli affermò tuttavia che una volta giunto nella località identificata, la quale si era rivelata essere una grotta almeno parzialmente naturale, la trovò però vuota come se fosse stata già scoperta e razziata decenni prima. Nel suo sito Cole ha pubblicato alcune foto della grotta senza però dare informazioni precise sulla sua reale posizione, e soprattutto senza fornire alcuna indicazione sulla modalità con cui aveva risolto il crittogramma e sulla natura del codice utilizzato da Beale nel compilarlo. Anche quest’ultimo atto quindi, ammesso poi che veramente lo sia, sembra destinato a rimanere ammantato di mistero come tutto il resto della storia, nella quale è difficilissimo distinguere il vero dal falso.

Ultime battute…

Così dunque termina questo nostro viaggio, durato molti mesi, alla scoperta dei temi della crittografia classica rivisitati alla luce del gioco intellettuale e della passione per gli enigmi che l’hanno sempre ispirata. La storia della crittografia non si esaurisce certo qui, però con l’introduzione dell’informatica questa disciplina ha perduto molto del suo fascino esoterico trasformandosi da arte misteriosa ed iniziatica in una non meno interessante, ma certamente più fredda, branca della moderna teoria dell’informazione.

La crittografia di oggi serve soprattutto a proteggere le telefonate cellulari, gli accessi in banca via Internet e le trasmissioni delle partite di coppa sui canali TV satellitari; ad essa sono ancora certamente affidate le sorti del mondo, perché ancora oggi protegge i messaggi militari e diplomatici, ma i suoi guardiani vegliano davanti a schermi di computer e non più a risme di fogli di carta illuminate dalla debole luce di una candela. L’arte ha lasciato il passo alla scienza, e se il mondo ci ha guadagnato forse la passione ci ha un po’ perso.


Primo crittogramma: la posizione del tesoro

71, 194, 38, 1701, 89, 76, 11, 83, 1629, 48, 94, 63, 132, 16, 111, 95, 84, 341, 975, 14, 40, 64, 27, 81, 139, 213, 63, 90, 1120, 8, 15, 3, 126, 2018, 40, 74, 758, 485, 604, 230, 436, 664, 582, 150, 251, 284, 308, 231, 124, 211, 486, 225, 401, 370, 11, 101, 305, 139, 189, 17, 33, 88, 208, 193, 145, 1, 94, 73, 416, 918, 263, 28, 500, 538, 356, 117, 136, 219, 27, 176, 130, 10, 460, 25, 485, 18, 436, 65, 84, 200, 283, 118, 320, 138, 36, 416, 280, 15, 71, 224, 961, 44, 16, 401, 39, 88, 61, 304, 12, 21, 24, 283, 134, 92, 63, 246, 486, 682, 7, 219, 184, 360, 780, 18, 64, 463, 474, 131, 160, 79, 73, 440, 95, 18, 64, 581, 34, 69, 128, 367, 460, 17, 81, 12, 103, 820, 62, 116, 97, 103, 862, 70, 60, 1317, 471, 540, 208, 121, 890, 346, 36, 150, 59, 568, 614, 13, 120, 63, 219, 812, 2160, 1780, 99, 35, 18, 21, 136, 872, 15, 28, 170, 88, 4, 30, 44, 112, 18, 147, 436, 195, 320, 37, 122, 113, 6, 140, 8, 120, 305, 42, 58, 461, 44, 106, 301, 13, 408, 680, 93, 86, 116, 530, 82, 568, 9, 102, 38, 416, 89, 71, 216, 728, 965, 818, 2, 38, 121, 195, 14, 326, 148, 234, 18, 55, 131, 234, 361, 824, 5, 81, 623, 48, 961, 19, 26, 33, 10, 1101, 365, 92, 88, 181, 275, 346, 201, 206, 86, 36, 219, 324, 829, 840, 64, 326, 19, 48, 122, 85, 216, 284, 919, 861, 326, 985, 233, 64, 68, 232, 431, 960, 50, 29, 81, 216, 321, 603, 14, 612, 81, 360, 36, 51, 62, 194, 78, 60, 200, 314, 676, 112, 4, 28, 18, 61, 136, 247, 819, 921, 1060, 464, 895, 10, 6, 66, 119, 38, 41, 49, 602, 423, 962, 302, 294, 875, 78, 14, 23, 111, 109, 62, 31, 501, 823, 216, 280, 34, 24, 150, 1000, 162, 286, 19, 21, 17, 340, 19, 242, 31, 86, 234, 140, 607, 115, 33, 191, 67, 104, 86, 52, 88, 16, 80, 121, 67, 95, 122, 216, 548, 96, 11, 201, 77, 364, 218, 65, 667, 890, 236, 154, 211, 10, 98, 34, 119, 56, 216, 119, 71, 218, 1164, 1496, 1817, 51, 39, 210, 36, 3, 19, 540, 232, 22, 141, 617, 84, 290, 80, 46, 207, 411, 150, 29, 38, 46, 172, 85, 194, 39, 261, 543, 897, 624, 18, 212, 416, 127, 931, 19, 4, 63, 96, 12, 101, 418, 16, 140, 230, 460, 538, 19, 27, 88, 612, 1431, 90, 716, 275, 74, 83, 11, 426, 89, 72, 84, 1300, 1706, 814, 221, 132, 40, 102, 34, 868, 975, 1101, 84, 16, 79, 23, 16, 81, 122, 324, 403, 912, 227, 936, 447, 55, 86, 34, 43, 212, 107, 96, 314, 264, 1065, 323, 428, 601, 203, 124, 95, 216, 814, 2906, 654, 820, 2, 301, 112, 176, 213, 71, 87, 96, 202, 35, 10, 2, 41, 17, 84, 221, 736, 820, 214, 11, 60, 760.

Secondo crittogramma: la composizione del tesoro

115, 73, 24, 807, 37, 52, 49, 17, 31, 62, 647, 22, 7, 15, 140, 47, 29, 107, 79, 84, 56, 239, 10, 26, 811, 5, 196, 308, 85, 52, 160, 136, 59, 211, 36, 9, 46, 316, 554, 122, 106, 95, 53, 58, 2, 42, 7, 35, 122, 53, 31, 82, 77, 250, 196, 56, 96, 118, 71, 140, 287, 28, 353, 37, 1005, 65, 147, 807, 24, 3, 8, 12, 47, 43, 59, 807, 45, 316, 101, 41, 78, 154, 1005, 122, 138, 191, 16, 77, 49, 102, 57, 72, 34, 73, 85, 35, 371, 59, 196, 81, 92, 191, 106, 273, 60, 394, 620, 270, 220, 106, 388, 287, 63, 3, 6, 191, 122, 43, 234, 400, 106, 290, 314, 47, 48, 81, 96, 26, 115, 92, 158, 191, 110, 77, 85, 197, 46, 10, 113, 140, 353, 48, 120, 106, 2, 607, 61, 420, 811, 29, 125, 14, 20, 37, 105, 28, 248, 16, 159, 7, 35, 19, 301, 125, 110, 486, 287, 98, 117, 511, 62, 51, 220, 37, 113, 140, 807, 138, 540, 8, 44, 287, 388, 117, 18, 79, 344, 34, 20, 59, 511, 548, 107, 603, 220, 7, 66, 154, 41, 20, 50, 6, 575, 122, 154, 248, 110, 61, 52, 33, 30, 5, 38, 8, 14, 84, 57, 540, 217, 115, 71, 29, 84, 63, 43, 131, 29, 138, 47, 73, 239, 540, 52, 53, 79, 118, 51, 44, 63, 196, 12, 239, 112, 3, 49, 79, 353, 105, 56, 371, 557, 211, 505, 125, 360, 133, 143, 101, 15, 284, 540, 252, 14, 205, 140, 344, 26, 811, 138, 115, 48, 73, 34, 205, 316, 607, 63, 220, 7, 52, 150, 44, 52, 16, 40, 37, 158, 807, 37, 121, 12, 95, 10, 15, 35, 12, 131, 62, 115, 102, 807, 49, 53, 135, 138, 30, 31, 62, 67, 41, 85, 63, 10, 106, 807, 138, 8, 113, 20, 32, 33, 37, 353, 287, 140, 47, 85, 50, 37, 49, 47, 64, 6, 7, 71, 33, 4, 43, 47, 63, 1, 27, 600, 208, 230, 15, 191, 246, 85, 94, 511, 2, 270, 20, 39, 7, 33, 44, 22, 40, 7, 10, 3, 811, 106, 44, 486, 230, 353, 211, 200, 31, 10, 38, 140, 297, 61, 603, 320, 302, 666, 287, 2, 44, 33, 32, 511, 548, 10, 6, 250, 557, 246, 53, 37, 52, 83, 47, 320, 38, 33, 807, 7, 44, 30, 31, 250, 10, 15, 35, 106, 160, 113, 31, 102, 406, 230, 540, 320, 29, 66, 33, 101, 807, 138, 301, 316, 353, 320, 220, 37, 52, 28, 540, 320, 33, 8, 48, 107, 50, 811, 7, 2, 113, 73, 16, 125, 11, 110, 67, 102, 807, 33, 59, 81, 158, 38, 43, 581, 138, 19, 85, 400, 38, 43, 77, 14, 27, 8, 47, 138, 63, 140, 44, 35, 22, 177, 106, 250, 314, 217, 2, 10, 7, 1005, 4, 20, 25, 44, 48, 7, 26, 46, 110, 230, 807, 191, 34, 112, 147, 44, 110, 121, 125, 96, 41, 51, 50, 140, 56, 47, 152, 540, 63, 807, 28, 42, 250, 138, 582, 98, 643, 32, 107, 140, 112, 26, 85, 138, 540, 53, 20, 125, 371, 38, 36, 10, 52, 118, 136, 102, 420, 150, 112, 71, 14, 20, 7, 24, 18, 12, 807, 37, 67, 110, 62, 33, 21, 95, 220, 511, 102, 811, 30, 83, 84, 305, 620, 15, 2, 10, 8, 220, 106, 353, 105, 106, 60, 275, 72, 8, 50, 205, 185, 112, 125, 540, 65, 106, 807, 138, 96, 110, 16, 73, 33, 807, 150, 409, 400, 50, 154, 285, 96, 106, 316, 270, 205, 101, 811, 400, 8, 44, 37, 52, 40, 241, 34, 205, 38, 16, 46, 47, 85, 24, 44, 15, 64, 73, 138, 807, 85, 78, 110, 33, 420, 505, 53, 37, 38, 22, 31, 10, 110, 106, 101, 140, 15, 38, 3, 5, 44, 7, 98, 287, 135, 150, 96, 33, 84, 125, 807, 191, 96, 511, 118, 40, 370, 643, 466, 106, 41, 107, 603, 220, 275, 30, 150, 105, 49, 53, 287, 250, 208, 134, 7, 53, 12, 47, 85, 63, 138, 110, 21, 112, 140, 485, 486, 505, 14, 73, 84, 575, 1005, 150, 200, 16, 42, 5, 4, 25, 42, 8, 16, 811, 125, 160, 32, 205, 603, 807, 81, 96, 405, 41, 600, 136, 14, 20, 28, 26, 353, 302, 246, 8, 131, 160, 140, 84, 440, 42, 16, 811, 40, 67, 101, 102, 194, 138, 205, 51, 63, 241, 540, 122, 8, 10, 63, 140, 47, 48, 140, 288.

Terzo crittogramma: i nomi dei compagni di avventura

317, 8, 92, 73, 112, 89, 67, 318, 28, 96,107, 41, 631, 78, 146, 397, 118, 98, 114, 246, 348, 116, 74, 88, 12, 65, 32, 14, 81, 19, 76, 121, 216, 85, 33, 66, 15, 108, 68, 77, 43, 24, 122, 96, 117, 36, 211, 301, 15, 44, 11, 46, 89, 18, 136, 68, 317, 28, 90, 82, 304, 71, 43, 221, 198, 176, 310, 319, 81, 99, 264, 380, 56, 37, 319, 2, 44, 53, 28, 44, 75, 98, 102, 37, 85, 107, 117, 64, 88, 136, 48, 151, 99, 175, 89, 315, 326, 78, 96, 214, 218, 311, 43, 89, 51, 90, 75, 128, 96, 33, 28, 103, 84, 65, 26, 41, 246, 84, 270, 98, 116, 32, 59, 74, 66, 69, 240, 15, 8, 121, 20, 77, 89, 31, 11, 106, 81, 191, 224, 328, 18, 75, 52, 82, 117, 201, 39, 23, 217, 27, 21, 84, 35, 54, 109, 128, 49, 77, 88, 1, 81, 217, 64, 55, 83, 116, 251, 269, 311, 96, 54, 32, 120, 18, 132, 102, 219, 211, 84, 150, 219, 275, 312, 64, 10, 106, 87, 75, 47, 21, 29, 37, 81, 44, 18, 126, 115, 132, 160, 181, 203, 76, 81, 299, 314, 337, 351, 96, 11, 28, 97, 318, 238, 106, 24, 93, 3, 19, 17, 26, 60, 73, 88, 14, 126, 138, 234, 286, 297, 321, 365, 264, 19, 22, 84, 56, 107, 98, 123, 111, 214, 136, 7, 33, 45, 40, 13, 28, 46, 42, 107, 196, 227, 344, 198, 203, 247, 116, 19, 8, 212, 230, 31, 6, 328, 65, 48, 52, 59, 41, 122, 33, 117, 11, 18, 25, 71, 36, 45, 83, 76, 89, 92, 31, 65, 70, 83, 96, 27, 33, 44, 50, 61, 24, 112, 136, 149, 176, 180, 194, 143, 171, 205, 296, 87, 12, 44, 51, 89, 98, 34, 41, 208, 173, 66, 9, 35, 16, 95, 8, 113, 175, 90, 56, 203, 19, 177, 183, 206, 157, 200, 218, 260, 291, 305, 618, 951, 320, 18, 124, 78, 65, 19, 32, 124, 48, 53, 57, 84, 96, 207, 244, 66, 82, 119, 71, 11, 86, 77, 213, 54, 82, 316, 245, 303, 86, 97, 106, 212, 18, 37, 15, 81, 89, 16, 7, 81, 39, 96, 14, 43, 216, 118, 29, 55, 109, 136, 172, 213, 64, 8, 227, 304, 611, 221, 364, 819, 375, 128, 296, 1, 18, 53, 76, 10, 15, 23, 19, 71, 84, 120, 134, 66, 73, 89, 96, 230, 48, 77, 26, 101, 127, 936, 218, 439, 178, 171, 61, 226, 313, 215, 102, 18, 167, 262, 114, 218, 66, 59, 48, 27, 19, 13, 82, 48, 162, 119, 34, 127, 139, 34, 128, 129, 74, 63, 120, 11, 54, 61, 73, 92, 180, 66, 75, 101, 124, 265, 89, 96, 126, 274, 896, 917, 434, 461, 235, 890, 312, 413, 328, 381, 96, 105, 217, 66, 118, 22, 77, 64, 42, 12, 7, 55, 24, 83, 67, 97, 109, 121, 135, 181, 203, 219, 228, 256, 21, 34, 77, 319, 374, 382, 675, 684, 717, 864, 203, 4, 18, 92, 16, 63, 82, 22, 46, 55, 69, 74, 112, 134, 186, 175, 119, 213, 416, 312, 343, 264, 119, 186, 218, 343, 417, 845, 951, 124, 209, 49, 617, 856, 924, 936, 72, 19, 28, 11, 35, 42, 40, 66, 85, 94, 112, 65, 82, 115, 119, 236, 244, 186, 172, 112, 85, 6, 56, 38, 44, 85, 72, 32, 47, 63, 96, 124, 217, 314, 319, 221, 644, 817, 821, 934, 922, 416, 975, 10, 22, 18, 46, 137, 181, 101, 39, 86, 103, 116, 138, 164, 212, 218, 296, 815, 380, 412, 460, 495, 675, 820, 952.

Saggio pubblicato su Tangram, rivista di cultura ludica, anno VIII n° 24 (settembre 2010)
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Ultima modifica: 10 gennaio 2011
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